In un articolo del 1945 di Franz Hausmann, la spiegazione del mestiere di orologiaio

La “Libera Associazione degli Orologiai” di Roma, che associa commercianti e artigiani di orologi, rinasce nel 1945 dopo le aggregazioni con altre categorie professionali che erano state decise nel ventennio fascista. Il primo numero de “La Clessidra” è stato stampato il 31 maggio 1945, in concomitanza con la fine della Seconda Guerra Mondiale, coincidenza questa che commuove lo stesso autore del fondo del giornale.

In questa storica pagina per l’orologeria italiana trova il posto d’onore un articolo scritto da Franz Hausmann, allora responsabile della Ditta Hausmann insieme a Hermann Frielingsdorf.

L’argomento di cui vuole trattare è la collaborazione fra commerciante e artigiano nell’orologeria, ovvero l’orologiaio.

“Nella maggior parte, se non nella totalità delle altre attività commerciali, i problemi si esauriscono con la vendita dei prodotti al consumatore. Per noi (commercianti di orologi, ndr) invece con l’atto della vendita si aprono i problemi veri e propri dell’orologiaio: è solo allora che iniziano i rapporti con il cliente, rapporti che durano spesse volte l’intera vita dell’orologio”. 

Continua illustrando l’importanza della figura dell’orologiaio: “Allo stesso momento si dà principio ai rapporti fra commerciante e artigiano. Infatti il piccolo ritocco alla regolazione, la rottura di un vetro o di una molla, talvolta la ripassatura del movimento (affinamento dei componenti del movimento per un perfetto gioco di incastro, ndr) per eliminare i difetti dovuti alla costruzione in serie, determinano il simultaneo contatto del commerciante con il proprietario dell’orologio e con l’artigiano“, l’orologiaio! “Logicamente, sarebbe necessario che colui che vende orologi fosse un orologiaio, affinché conoscendo i difetti dell’orologio possa chiaramente spiegarli al cliente e sappia soprattutto comperare e vendere a ragion veduta“.

Ecco spiegate, in un articolo di esattamente 70 anni fa, le ragioni per le quali Hausmann & Co. ha al suo interno il laboratorio di orologeria indipendente più grande e qualificato d’Italia. E’ fondamentale per offrire un servizio di assistenza ma anche di consulenza al cliente, oltre che per favorire la condivisione di competenze con il personale presente nei punti vendita.

Quest’articolo che arriva da due generazioni fa ricorda alle attuali bellezza del mestiere di orologiaio:”la professione che racchiude in sè la tecnica, che sempre più si perfeziona, l’utilità, che sempre più si accresce seguendo le nuove necessità, ed infine l’arte, che abbellisce la parte esteriore e la rende più attraente”. 

Articolo 1945 originale su orologi orologiai artigiani

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