Adamas, la pietra invincibile: l'origine del diamante

Perchè il nome diamante? Nella grecia antica, la caratteristica durezza del diamante gli valse il soprannome di “adamas” (in greco antico, αδάμας), l’invincibile.
Il diamante è infatti il minerale di origine naturale più duro che si conosca, con un grado pari a 10/10 della scala Mohs. Dal punto di vista chimico, tale estrema durezza è dovuta alla presenza di legami covalenti estesi a tutta la struttura e in tutte le direzioni, che collegano qualunque coppia di atomi adiacenti.

Questa proprietà ne consente moltissimi utilizzi, sia in epoca antica che moderna. Si distingue per bizzarria quello citato da Benvenuto Cellini, artista italiano del XVI secolo, nella propria autobiografia, raccontando il sospetto di essere stato avvelenato, su commissione del suo nemico Durante Durantini, a mezzo proprio di polvere di diamante:

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Orecchini pendenti a goccia con diamanti Hausmann & Co. collezione Drops

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Anello trilogy in oro bianco e diamanti. Pavé di diamanti su H laterale. Hausmann & Co. Collezione Bridal. Sono disponibili molteplici combinazioni di caratura, purezza , colore e taglio della pietra

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Spilla Art Déco in platino con diamanti taglio brillante ( ct. 7.35 ). Hausmann & Co. Collezione 1794.

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Orecchini in oro bianco con diamanti taglio baguette e brillante. Hausmann & Co. Collezione Boulevard.

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Anello in oro bianco e diamanti taglio baguette e brillante. Hausmann & Co. Collezione Boulevard.

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Orecchini a bottone in oro bianco con diamanti taglio brillante (ct. 1,16). Hausmann & Co. Collezione Cromia.

« Quel messer Durante bresciano già sopra ditto si convenne con quel soldato speziale pratese di darmi a mangiare qualche licore in fra i miei cibi, che fussi mortifero, ma non subito; facessi in termine di quattro o cinque mesi. Andorno immaginando di mettere in fra il cibo del diamante pesto; il quale non è veleno in se di sorte alcuna, ma per la sua inestimabil durezza resta con i canti acutissimi, e non fa come l’altre pietre; ché quella sottilissima acutezza a tutte le pietre, pestandole, non resta, anzi restano come tonde; ed il diamante solo resta con quella acutezza: di modo che entrando nello stomaco assieme agli altri cibi, in quel girare che è fanno è cibi per fare la digestione, questo diamante s’appicca ai cartilagini dello stomaco e delle budella, e di mano in mano che ‘l nuovo cibo viene pignendo sempre innanzi, quel diamante appiccato a esse con non molto ispazio di tempo le fora; e per tal causa di muore: dove ogni altra sorte di pietre o vetri mescolata col cibo non ha forza d’appiccarsi, e così ne va col cibo. »

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